In tema di antropologia

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nanni
view post Posted on 25/1/2010, 02:34 by: nanni     +1   -1




CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
ho detto che se dovessimo stabilire classificazioni in base alla genetica molecolare non avrebbe senso perché da quel punto di vista, partendo dall'infinitamente piccolo, finiremmo inevitabilmente per apparire simili pure ai marziani.

Ed io questa tua affermazione francamente, non la capisco. Quello che siamo è determinato (in buona parte) dalla disposizione dei geni. Perché assumere questo punto di vista dovrebbe farci apparire simili ai marziani non mi è assolutamente chiaro, si tratta di un punto di vista scientifico dal quale è assolutamente impossibile prescindere. Tra l'altro è improprio parlare di "infinitamente piccolo", la scienza si occupa di cose molto ma molto più piccole.

Utilizzare esclusivamente l'apparenza esteriore per definire delle razze all'interno di una specie ci rimanda a Mendel, cancellando la scoperta del DNA e tutte le conoscenze che ne sono conseguite. Non vedo proprio cosa ci debba spingere a questa rinuncia.

CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
Infatti la genetica molecolare si propone di capire la complessità dei meccanismi ereditari sulla base della struttura di sostanze chimiche "inanimate", insomma... se dovessimo studiare la vita sulla Terra da questo punto di vista non dovremmo stupirci di trovare eventuali somiglianze con forme di vita extraterrestri.

Se si trovassero somiglianze tra la vita terrestre e la vita marziana, ammesso che esista, non ci sarebbe davvero nulla di strano. Confermerebbe semplicemente l'ipotesi, che è stata formulata ma è in attesa di conferme, secondo cui organismi avrebbero potuto viaggiare nello spazio all'interno di frammenti di crosta planetaria strappati ai pianeti da impatti meteorici.

Ma in che modo questo influirebbe sulla definizione di (eventuali) razze umane?


CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
vanno confutate certe teorie lamarkiane e, in parte, anche marxiste dell'influenza dell'ambiente come unico fattore capace di stabilire l'aspetto esteriore.

Non so a quali teorie tu ti riferisca, forse a quelle di Lisenko? E' noto che i fattori che determinano l'evoluzione sono fondamentalmente tre: la pressione ambientale, la selezione sessuale e la deriva genetica (drift). Quest'ultima, in particolare per quanto riguarda l'enorme parte del patrimonio genetico che, almeno in apparenza, non codifica per alcun carattere, è la più utile per individuare le parentele, essendo neutra rispetto all'ambiente.

CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
L'ambiente - sia naturale, sia storico, sia sociale, sia culturale - può solo influire sul "fenotipo", ovvero sul modo esteriore e contingente di manifestarsi, nel singolo o in un dato gruppo, di certe tendenze ereditarie e di razza, che restano sempre l'elemento primario, originario, essenziale e incoercibile.

Questo mi pare azzardato, passare dall'affermazione (corretta) secondo cui l'ambiente non è l'unico fattore che influenza l'evoluzione delle specie a quella secondo cui non avrebbe alcuna importanza è assurdo. La scienza, in ogni caso, dice un'altra cosa. Di fatto stai negando l'evoluzione.


CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
Per determinare la discendenza di 100 newyorkesi, prendere in considerazione il colore della pelle sarebbe molto utile per individuare gli europei, ma servirebbe a poco per distinguere i senegalesi dagli abitanti delle isole Salomone. Lo stesso vale per qualunque altra caratteristica del nostro corpo. La forma degli occhi, del naso, del cranio, il colore degli occhi e dei capelli, il peso, l´altezza e la villosità dei nostri corpi sono tutti elementi che, presi singolarmente, sono di scarso aiuto nel determinare le origini di un individuo.
Ma le cose cambiano se vengono considerati nell´insieme. Un certo colore della pelle tende ad associarsi ad un certo tipo di occhi, di naso, di cranio e di corporatura. Quando guardiamo uno sconosciuto ricorriamo a queste associazioni per dedurre da quale continente e persino da quale paese egli o i suoi avi provengano - e di solito non sbagliamo. In termini più astratti, le varianti fisiche umane sono correlate e le correlazioni contengono informazioni.
Le varianti genetiche che non sono scritte sui nostri volti, ma che sono individuabili solo nel genoma, mostrano correlazioni simili. Sono queste correlazioni che il dottor Lewontin sembra aver ignorato. In sostanza ha preso un gene alla volta, non riuscendo a vedere le razze. Ma se si prendono in considerazione più geni variabili (qualche centinaio) è facile individuarle.

A mio parere questo proposto è un metodo decisamente equivoco. In particolare è inapplicabile in un melting pot come New York, dove la mescolanza tra popolazioni di varie origine porta all'esistenza di individui che possono avere uno o più caratteri che li porterebbero ad essere identificati come "provenienti" da una determinata regione della terra e da una determinata popolazione che in quella terra vive. Di fatto però anche in individui che non hanno quei caratteri saranno presenti tracce, anche considerevoli, che appaiono tipiche di quelle stesse aree geografiche. Il fatto è che i singoli caratteri genetici si trasmettono singolarmente e, risalendo nell'albero genealogico, ciascuno di noi ha antenati appartenenti pressocché a tutte le etnie esistenti sulla terra, per cui caratteri considerati tipici di una determinata razza sono ampiamente diffusi tra le altre, anche quelli che codificano per aspetti visibili, ma che magari sono recessivi o comunque non sono compitamente espressi per altri motivi.

Interessante, a questo proposito, uno studio condotto su alcune mummie molto antiche ritrovate nella parte più occidentale dell'attuale Cina. Queste mummie presentano una varietà di caratteristiche che lasciano pensare ad una fusione tra elementi provenienti da est (quindi cinesoidi) e da ovest (quindi caucasoidi). Le caratteristiche cinesoidi o caucasoidi sono facilmente rilevabili da un semplice esame dello scheletro, in particolare dalla parte anteriore del cranio: la faccia. Come è noto. Ma queste mummie erano sufficentemente ben conservate da permettere un esame genetico, che ha rivelato alcune cose interessanti: c'erano degli individui dall'aspetto di cinesi che però, una volta sequenziato (per quanto possibile) il genoma, sono apparse assai più imparentati con i caucasici, a livello statistico, che con i cinesi veri e propri. Viceversa corpi dall'aspetto pressocché europeo, all'esame del dna, hanno mostrato molti più caratteri propri delle popolazioni cinesi.

L'apparenza inganna.

CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
- mentre tu erroneamente affermi che non esiste alcun set di caratteri che sia esclusivo di una determinata razza umana -

Che io lo faccia erroneamente lo devi ancora dimostrare.

CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
Uno studio del 2002 condotto da scienziati dell´Università della California del Sud e di Stanford ha dimostrato che suddividendo con l´ausilio del computer un campione di individui provenienti da tutto il mondo in 5 gruppi diversi in base all´affinità genetica si ottengono gruppi originari dell´Europa, dell´Asia orientale, dell´Africa, dell´America e dell´Australasia che corrispondono in linea di massima alle principali razze secondo l´antropologia tradizionale.

In linea di massima, appunto. Si tratta di correlazioni statistiche. Certi caratteri sono più diffusi in alcune popolazioni e meno in altre. Il che falsifica la seguente tua affermazione:

CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
- questo perché effettivamente ESISTONO set di caratteri che sono esclusivi di un determinato gruppo razzale.

Perché non esiste alcun set di caratteri che si possa considerare esclusivo di una particolare razza umana e che quindi non si possa trovare, anche se magari con frequenza molto rara, nelle altre.

CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
Per sapere in che proporzione i tuoi geni sono africani, europei o dell´Asia orientale, bastano un tampone orale, un francobollo e 400 dollari,

Ecco, appunto: in che proprozioni. Ciascuno di noi ha geni di provenienza africana, asiatica e persino amerinda o australiana. Se noi osserviamo un gruppo di persone sufficentemente omogeneo per provenienza, ci risulta abbastanza facile identificarne l'origine, ma per un singolo individuo, a causa della varietà genetica diffusa all'interno delle popolazioni umane, può anche essere molto difficile e fonte di errori. Per esempio mio padre ha gli occhi a mandorla. In realtà questo dovrebbe derivare da una nascita forzata con il forcipe, però se lo metti in un gruppo di cinesi è facile che passi inosservato.

CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
Studiando un numero adeguato di geni in un numero adeguato di individui si potrebbe suddividere la popolazione mondiale in 10, 100, forse 1.000 gruppi, ciascuno locato in un qualche punto del globo. Non è ancora stato fatto con precisione ma lo sarà. Forse sarà presto possibile identificare i nostri antenati non solo come africani o europei, ma Ibo o Yoruba, forse persino celti o castigliani, o quant´altro.

Si può fare e lo si è fatto ma, ripeto, sono solo correlazioni statistiche. Tanto che di solito si utilizza la genetica insieme alla linguistica per avere un riscontro che, altrimenti, non sarebbe sufficentemente oggettivo.

Mi fermo qua con l'esame dell'artcolo che hai postato. Visto che insiste sugli stessi argomenti. Non che le cose che scrive siano del tutto sbagliate, anche se la foga polemica lo spinge sopra le righe. E' che quello che lui definisce "razze" dal punto di vista scientifico continuano a non esserlo, perché non basta una correlazione statistica sulla probabilità di ritrovare alcuni caratteri all'interno di una popolazione piuttosto che un'altra, per definire delle razze. E' questo che sostengono i biologi e, man mano che si andrà avanti, è inevitabile che anche le correlazioni statistiche diventino sempre meno significative, dato il continuo e sempre più accentuato rimescolamento che sta avvenendo nell'umanità.

CITAZIONE (The scomunist @ 24/1/2010, 21:51)
Se tu preferisci porti fuori dalla scienza continuando a negare l'esistenza delle razze sei libero di farlo.
Tu preferisci stare con la politica? Io preferisco stare con la scienza.
E con questo il discorso è chiuso.

La scienza sostiene quello che sostengo io. La persona di cui hai citato l'articolo sembra avere un'idea decisamente imprecisa su cosa si intenda, in biologia, per razza. Leggo che è un esperto in nematodi. Forse sui nematodi ne sa di più.

Poi tu pensala come ti pare.
 
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206 replies since 23/1/2010, 14:05   5259 views
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