In tema di antropologia

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Falangista_1
view post Posted on 23/1/2010, 21:53 by: Falangista_1     +1   -1




CITAZIONE (nanni @ 23/1/2010, 18:23)
Il dato scientifico obbiettivo è che non esistono le razze umane ergo non esistono le razze europee.

Studi genetici e linguistici indicano poi che le popolazioni (concetto completamente diverso da razza) europee hanno le più diverse origini. Si va dai baschi, che sembrano essere un residuo delle popolazioni le quali colonizzarono l'Europa alla fine dell'ultima era glaciale ai Sardi che sarebbero collegati al ceppo berbero. Gli indoeuropei (italici, greci celti, germanici e slavi) sono strettamente collegati agli iranici ed agli indiani, altri apporti consistenti li hanno dati, spolo per fare un paio di esempi, gli Avari e gli Unni, che non erano indoeuropei.

Insomma, anche dal punto di vista etnologico troviamo che non si possa parlare di un gruppo "europeo", in quanto alcune popolazioni europee risultano maggiormente imparentate a popolazioni che vivono oltre i confini dell'Europa piuttosto che con altre popolazioni che invece, in Europa, attualmente vivono.

Senza contare gli apporti genetici occasionali, provenienti da tutte le altre popolazioni a causa di occasionali singoli "incroci" e le cui tracce sono comunque facilmente riscontrabili.

Insomma, un ipotetitco allevatore di uomini, che volesse fare con gli europei ciò che si fa con gli animali domestici (era, più o meno, l'intenzione di Hitler) si metterebbe le mani nei capelli e dovrebbe preparasi a parecchi secoli di selezione per riuscire ad ottenere qualche razza pura.

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Ps: Chrono, ma le razze del Mediterraneo vanno considerate europee? Io o qualche dubbio anche su questo...

Che le razze non esistano perchè qualche pseudo scienziato avrebbe avuto l'ardire di tentare di dimostrarlo, è una grossa menzogna.
E' il DNA dei vari gruppi razziali, sia umani che non , a parlare chiaro!
I caratteri morfologici vorranno pure significare un qualcosa. Ogni caratteristica somatica, sia a livello razziale collettivo che individuale è sempre espressione di un determinato tipo di genoma. Ciò non toglie che ci siano caratteristiche che accomunino tutti i gruppi umani nella comune origine , come ad es. i 4 gruppi sanguigni. Tralasciando quel cretino di Hilter che in tema di antropologia razzaile non capiva nulla, mi sembra ovvio che le varie stirpi indo-europee presentino ai bordi del loro areale geografico di diffusione delle "sfumature" tipologiche , per gli ovvi contatti con le popolazioni uralo-altaiche e siberiane a nord- est e con i camito -semiti a sud.


Edited by Falangista_1 - 24/1/2010, 10:38
 
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